Terapia di coppia Milano: quando serve e come si svolge
La terapia di coppia è un percorso che spesso una coppia decide di affrontare quando uno o entrambi i partner sentono di attraversare un momento di crisi. Dove c’è il pensiero di una fine della relazione spesso si inserisce anche un’ambivalenza e la separazione diventa, al tempo stesso, desiderata e temuta. Qui può inserirsi la terapia di coppia, per aiutare una scelta e per sostenere, laddove il desiderio sia quello di salvare la coppia, un percorso di ricongiungimento e superamento del conflitto.
In questo articolo affronteremo gli interrogativi che sono spesso associati alla terapia di coppia: come si svolge una seduta di terapia di coppia, quando può servire, quante sedute possono essere utili, ma anche i diversi approcci teorici, soprattutto l’approccio psicoanalitico.
Quando serve una terapia di coppia?
Come sopra accennato, la terapia di coppia serve quando la coppia sta affrontando un momento difficile per vari motivi. Accade frequentemente che uno dei primi problemi da affrontare sia proprio il rifiuto di uno dei due partner a consultare un terapeuta, perché non crede nello strumento, perché nega il problema, perché più o meno inconsciamente si rifiuta di guardarsi dentro.
Se invece entrambi i partner sono concordi sull’idea di chiedere aiuto, possono essere molteplici i motivi per cui una coppia decide di iniziare una terapia; di seguito vedremo i più frequenti:
- - Disillusione
Crisi di coppia non vuol dire neanche necessariamente “conflittualità”. Ci sono coppie dove le tensioni sono forti e manifeste, altre in cui le emozioni travolgenti dell’inizio si fanno via via più sfumate e fanno pensare all’assenza di sentimento e coinvolgimento. Vengono meno intimità e confronto reciproco. Spesso all’idealizzazione subentra la delusione, dovuta alla conoscenza dell’Altro “reale” e alla caduta delle aspettative. - - Cambiamenti imprevisti
Ci si riferisce ai cosiddetti “life-events”, ovvero cambiamenti di vita che l’individuo si trova improvvisamente a dover fronteggiare e che creano la rottura di un equilibrio pregresso. Tra essi può esserci: la nascita di un figlio, un lutto, la perdita del lavoro, l’insorgere di una malattia o qualche trauma. - - Fattori interni
I fattori interni riguardano il bagaglio familiare di ciascun partner (idee, valori, abitudini, comportamenti appartenenti alla rispettiva famiglia di origine). Questo rappresenta una ricchezza, ma talvolta può creare difficoltà nella definizione di un sistema di valori e comportamenti condiviso. Quando i membri della coppia non raggiungono un sufficiente livello di consapevolezza dei propri bisogni e desideri personali e quindi la capacità di differenziarsi dal sistema valoriale dei propri genitori, spesso nella coppia possono insorgere difficoltà e tensioni. - - Crescita e autonomia individuale
Il processo di crescita individuale spesso non procede di pari passo tra i membri della coppia: quando uno dei due attraversa cambiamenti e passaggi maturativi diversi dall’altro, esprimendo il proprio desiderio di fare passi avanti, la coppia può avvertire un disequilibrio. - - Problematiche nell’intimità di coppia
Uno dei modi di comunicare il disagio vissuto nella coppia è attraverso il corpo. Possono venire a mancare intimità e tenerezze, il contatto empatico è messo a dura prova. Spesso un campanello d’allarme è l’insorgere di disturbi sessuali. Non si tratta solo di difficoltà nell'atto sessuale e disturbi dell'orgasmo, ma anche il calo del desiderio sessuale così come la presenza di un disagio nell'intimità.
Quante sedute per una terapia di coppia?
I tempi variano a seconda della problematica presentata al momento della consultazione; 3/4 colloqui iniziali sono indispensabili per analizzare la domanda e concordare se e come procedere con la presa in carico.
La presa in carico della coppia parte sempre dalla richiesta della coppia stessa di affrontare la punta dell’iceberg del problema; spesso però il percorso da affrontare è più tortuoso e in ogni caso è indispensabile non avere l’aspettativa di una soluzione magica e immediata delle problematiche portate e concedersi “il giusto tempo” perché si possa “produrre un cambiamento”.
Cosa prevede la terapia di coppia?
Gli obiettivi della terapia di coppia sono diversi. Si tenta di ristabilire l’equilibrio di coppia, diminuendo quella parte di narcisismo sadico che attacca il legame libidico, trasformando l’agito in pensiero, la proiezione in introiezione, il non detto in parola.
Non si può e non si devono sopprimere i conflitti, ma farli evolvere in forme costruttive e in un cambiamento, così che non siano solo fonte di sofferenza, insegnarne quindi la gestione. Facilitare la presa di coscienza degli organizzatori inconsci della coppia quali le ragioni della scelta d’oggetto, la scoperta degli oggetti fondanti la coppia e la storia del legame e la fantasmatizzazione dello stesso. Analizzare i miti e le leggende familiari e coniugali con le loro ricadute sulla coppia.
Creando la consapevolezza della storia condivisa della coppia permette di recuperare tante cose: ciò che è stato depositato nell’altro sotto forma di attese infantili, di speranze, di idealizzazioni, di manipolazioni del comportamento altrui, che ritorneranno all’individuo che le agisce, così che l’Altro non sarà più oggetto di manipolazione, ma oggetto d’amore.
In ambito clinico però si è dato sempre più rilievo all’analista come persona partecipante al processo analitico e a quello che accade nel qui e ora della relazione terapeutica; lo scopo dell’analisi quindi non è più solo la ricerca di rappresentazioni inconsce del passato. L’analista partecipa attivamente al processo e diventa coautore, con i pazienti, di un cambiamento.
Il lavoro con le coppie è focalizzato sulla relazione tra due soggetti e su come ognuno influenzi lo stato di benessere dell’altro, indaga la dialettica continua tra senso di separatezza e bisogno di legame, tra intimità ed estraneità, tra sé e oggetto. Il lavoro terapeutico con le coppie può seguire strategie di intervento diverse, da quelle più direttive a quelle interpretative di aspetti profondi, rivolte a evidenziare gli aspetti differenzianti (oggetti interni, bisogni, ragioni) o quelli congiunti come la logica dello stare insieme, incastri inconsci e collusioni.
Come si svolge una seduta di terapia di coppia?
Ogni terapia di coppia, come abbiamo già visto, prevede una prima fase di consulenza, finita la quale si procede con la definizione del contratto terapeutico e, individuati obiettivi di lavoro coerenti, inizia poi la vera e propria psicoterapia. Esistono diversi modelli terapeutici che si rifanno a diversi approcci teorici, tutti validi.
L’aspetto più significativo e trasversale è il fatto che la coppia potrà diventare consapevole delle dinamiche instauratesi in una dimensione triadica, in cui il terapeuta costruirà il terzo polo equidistante e ugualmente attento a entrambi i membri per una buona alleanza di lavoro. La relazione terapeutica che si instaura consentirà di modificare le dinamiche ripetitive disfunzionali che la coppia mette in atto.
In ogni terapia di coppia, ogni seduta è unica quindi prevedere come si svolge una seduta è difficile: resta però il cardine, all’interno di ogni seduta, la comunicazione tra i due partner, davanti al professionista che cercherà di aiutare la coppia proprio nella comunicazione delle proprie emozioni.
Quali sono i diversi approcci della terapia di coppia?
Innumerevoli sono gli orientamenti teorici che si sono interessati alla psicoterapia di coppia e hanno sviluppato modelli di intervento diversi tra loro, come per esempio l’approccio sistemico familiare o la terapia cognitivo comportamentale e l’approccio psicoanalitico.
Nel dettaglio, l’approccio psicoanalitico alla terapia di coppia si interroga sull’origine della relazione, sulle forze inconsce che intervengono al momento della scelta del partner e sull’affetto amoroso. Il paziente è la relazione, i due partner sono trattati insieme e come una totalità. Cerca di sviluppare la consapevolezza di quei legami inconsci, attivati dalla coppia, fin dall’inizio della relazione, legami all’origine del desiderio, ma anche dei conflitti.
La coppia è un prodotto della vita adulta che ha le sue origini già nell’infanzia. Nella costruzione della coppia ci si imbatte in contraddizioni tra bisogni di stabilità ed instabilità, di intimità e di libertà, tra caducità e perennità, tra identificazioni e contro-identificazioni a dei modelli familiari di riferimento. Quindi, al terapeuta spesso si chiede di riportare la pace, ricomporre i conflitti, rappresentare la “legge”.
Nelle diverse coppie si ritrovano legami narcisistici, che spingono alla ricerca di sincretismo, fusionalità, all’unione che cancella i limiti tra individui e legami libidici oggettuali, a processi identificativi tra i propri oggetti interi e l’altro. Nella crisi di una coppia si possono riconoscere squilibri tra queste due diverse forme di legame sottese all’alleanza tra partner.
Ecco allora che ci si troverà a lavorare con coppie di diverse tipologie: coppie nevrotiche (coppie fallico-edipiche con angosce di castrazione reciproca e/o paura di avvicinamento emozionale), coppie anaclitiche / depressive (coppia orale con angosce di perdita), coppie narcisistiche (pulsioni allo slegamento o angosce persecutorie).
Conclusioni
Per concludere, possiamo affermare che, quando uno o entrambi i partner sperimentano nello stare insieme un malessere duraturo e i tentativi autonomi non sono sufficienti per superarlo, la terapia di coppia può essere un valido strumento di aiuto. La ricerca ci conferma che chi chiede un aiuto specialistico può sviluppare risorse utili a innescare un cambiamento, a muoversi da una situazione di stallo e dalla percezione di impotenza che ne deriva, recuperando una dimensione comunicativa e relazionale maggiormente vitale e gioiosa.
Questo importante aspetto migliorativo consente di affermare che, sebbene spesso siano le coppie in fase di crisi molto profonda a rivolgersi a uno psicoterapeuta per intraprendere un percorso di terapia, lo stesso potrebbe essere comunque utile anche per le coppie che pur avendo una buona relazione, sentono il desiderio di migliorare la comunicazione interna, rafforzare il proprio legame e conoscersi meglio anche per affrontare in modo più efficace cambiamenti ed eventi stressanti.
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Dott.ssa Valentina Carella - Centro Clinico SPP Milano dell'età adulta